Astana, Aru pronto all’esordio stagionale

Si conclude oggi la prima fase della preparazione invernale di Fabio Aru. Lo scalatore sardo rientrerà infatti oggi dalla Spagna in vista dell’esordio al Giro dell’Oman: “Non mi ero mai allenato prima a Sierra Nevada – racconta a Tuttosport – Qui siamo stati al Centro de Alto Rendimiento, una struttura che mi ha davvero impressionato: piscina olimpica, pista di atletica all’aperto e indoor, palestre. Tutto con la possibilità di dormire a 2300 metri di quota. Non a caso qui c’era anche Peter Sagan con la Bora”.

In questo periodo dell’anno il problema più rilevante da superare è quello del freddo e della neve : “Quando la strada era pulita salivamo, altrimenti bastava scendere di quota con le ammiraglie – aggiunge – E la costa di Granada era a settanta chilometri, quindi alcuni lavori siamo riusciti a farli al caldo, sul lungomare. In generale quest’inverno sono stato graziato dal meteo”. È quindi andata meglio rispetto a quando è rimasto ad allenarsi a Lugano, tra un raduno e l’altro: “Pedalavo
e il termometro segnava -5 gradi. Per fortuna non ero da solo: quando sono a casa mi capita spesso di allenarmi con Ulissi, Gasparotto, Cataldo e, a volte, anche con Nibali”. Un tema di discussione è ancora proprio i sui rapporti con l’ex compagno di squadra: ” «In realtà non sono mai stati molto complicati. I nostri calendari erano complementari e, salvo al Tour dell’anno scorso, raramente abbiamo gareggiato insieme” sottolinea ancora una volta. Anche senza Nibali, “l’impostazione della squadra è la stessa” assicura, nonostante alcuni cambiamenti nel roster e nello staff. Tra questi c’è Moreno Moser, vecchia conoscenza di Aru dai tempi dei dilettanti: “Si è inserito rapidamente nel nostro gruppo: lui nel week-end correrà a Laigueglia, ma poi più o meno il nostro calendario dovrebbe coincidere sino al Giro”.

Dopo un 2016 non semplice, Aru chiarisce cosa ha cambiato nella preparazione per affrontare questa stagione con un nuovo piglio: “Aver chiuso dopo il Giro di Lombardia mi ha permesso di recuperare meglio e guadagnare 2-3 settimane di lavoro rispetto al passato” aggiunge, facendo “più mountain bike all’inizio dell’inverno” e poi dedicare “un’attenzione particolare agli allenamenti in palestra”. Inoltre, confessi di aver “usato molto la bici da crono anche all’interno di sedute normali”, utilizzandola “per affrontare l’ultima ora-ora e mezza in uscite di 4-5 ore”.

Ora quindi è tutto pronto per il grande esordio stagionale e poi l’Abu Dhabi Tour, quando ci sarà il primo faccia a faccia con i suoi grandi rivali, lo stesso Nibali e Quintana: “Sono impaziente di cominciare, perché i test dicono che sto bene, ma certi ritmi e certe sensazioni le devi provare in gara. Di certo sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare in questi mesi. E sono felice di trovare una concorrenza agguerrita ad Abu Dhabi”. Proprio il colombiano ha già iniziato la stagione alla grande alla Volta Valenciana: “I risultati di queste settimane non mi preoccupano, perché dipendono da come ognuno prepara la stagione. Nairo più pericoloso di Vincenzo? In salita è forse il più forte al mondo, ma Vincenzo è più imprevedibile, può attaccare anche in discesa, come ha fatto all’ultimo Giro”. Il palmares ingombrante di questi due campioni non impressiona Aru che non si allena “per arrivare secondo” ma per giocarsela “ad armi pari con loro e per provare a batterli” senza alcuna “sudditanza”.

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